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L’esercizio allontana l’invecchiamento
da “DoctorNews”2/5/2008
Seguire una routine d’esercizio regolare durante la mezza età può ritardare l’invecchiamento biologico anche di 12 anni. Venti anni fa era stato suggerito che uno dei più importanti fattori che influenzano la qualità della vita nei soggetti molto anziani fosse il mantenimento di una potenza aerobica sufficiente a consentire una vita indipendente. Il progressivo deterioramento dovuto all’età di diversi aspetti della forma fisica porta la maggior parte degli anziani sedentari al punto in cui la capacità funzionale necessaria viene a mancare fra gli 80 ed i 90 anni. Durante la maggior parte della vita adulta, l’invecchiamento è tipicamente associato ad una diminuzione costante dell’apporto massimale di ossigeno: se questa tendenza continua nell’età anziana, l’assunzione massimale di ossigeno diminuirebbe al punto tale che le ordinarie attività della vita quotidiana indipendente diverrebbero intollerabilmente faticose. L’esercizio regolare diminuisce in modo sostanziale il rischio di obesità, diabete ad insorgenza tardiva, ipertensione, infarti, alcune forme di ictus, diversi tumori ed osteoporosi, e non soltanto nella mezza età ma anche in quella anziana. Essa aiuta anche nella riabilitazione susseguente ad episodi critici come un infarto o lo scompenso cardiaco congestizio. L’esercizio aerobio regolare può avere un qualche impatto sulla probabilità di sviluppare cecità data la riduzione del rischio di diabete tardivo, e le cadute catastrofiche sono meno probabili se un esercizio regolare mantiene potenza muscolare, equilibrio e coordinazione.
(Brit J Sports Med online 2008, pubblicato il 10/4)
Earth Day: una giornata per il pianeta in affanno
Quattromila eventi in 174 paesi del mondo mondo in occasione dell’Earth Day, la giornata internazionale nata nel 1970 negli Usa su iniziativa del senatore del Wisconsin Gaylord Nelson per sensibilizzare l’opinione pubblica allo stato di salute della terra e invitare a un cambiamento dei comportamenti individuali. L’attenzione della giornata di quest’anno è diretta ai cambiamenti climatici, perche’ “la Terra ha il diritto di respirare aria pulita” – riporta come si legge nel sito web dedicato all’evento che invita ognuno a sollecitare ai propri governanti leggi “più rigorose” per fronteggiare i cambiamenti climatici. ”I segnali di stress ci sono tutti – afferma il WWF – e ci colpiscono direttamente, non fanno sconti: povertà e cibo, crisi energetica e cambiamenti climatici, scarsità di acqua che dalle aree più povere del pianeta si estendono ad aree storicamente fertili, a culle della civiltà quali il Mediterraneo. Energia, cibo e acqua sono le tre grandi emergenze, inequivocabili i segni dell’impronta umana”. Per questo il WWF ha scelto di lanciare anche quest’anno con la Campagna GenerAzione Clima la nuova sfida: un taglio del 30% delle emissioni entro il 2020 in Italia come nel resto d’Europa. L’obiettivo, promosso a livello internazionale dal WWF, concorrerebbe alla salvaguardia del 20-30% delle specie che sono a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico e alla riduzione degli impatti sull’uomo. Tra gli indicatori dello stress del pianeta vi è l’Impronta Ecologica, cioè il peso dell’impatto umano sulla Terra che è più che triplicato nel periodo tra il 1961 e il 2003. “Siamo in un debito ecologico estremamente preoccupante. Consumiamo le risorse più velocemente di quanto la Terra sia capace di rigenerarle e di quanto la Terra sia capace di “metabolizzare” i nostri scarti – ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia. E questo porta a conseguenze estreme ed anche molto imprevedibili. E’ tempo di assumere scelte radicali per quanto riguarda il mutamento dei nostri modelli di produzione e consumo. Siamo tutti consapevoli che i cambiamenti necessari per ridurre il nostro impatto sui sistemi naturali non saranno facili ma si basano su straordinarie qualità umane: la capacità di innovazione, la capacità di adattamento, la capacità di reagire alle sfide. E’ da come impostiamo oggi la costruzione delle città, da come affrontiamo la pianificazione energetica, da come costruiamo le nostre abitazioni, da come tuteliamo e ripristiniamo la biodiversità, che dipenderà il nostro futuro”. La Coldiretti ha presentato le “dieci regole per un consumo sostenibile“, come mangiare bene facendo attenzione al pianeta. Scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre al minimo gli imballaggi, fare acquisti di gruppo, recarsi alla spesa riciclando le buste, ottimizzare il consumo di energia nella conservazione e nella preparazione dei cibi, sono, insieme alla raccolta differenziata, alcuni dei comportamenti suggeriti dal decalogo della Coldiretti per consumi responsabili. ”Infatti – precisa la Coldiretti – acquistando prodotti locali e di stagione ogni famiglia può ridurre di mille chili le emissioni di gas ad effetto serra ma ulteriori risparmi possono essere ottenuti con l’utilizzo di sportine riciclabili (200 chili all’anno) e attraverso altri semplici accorgimenti in cucina con pentole e frigoriferi a basso impatto energetico”. [GB] |