FATTA LA RIFORMA SI ATTENDONO ORA I DECRETI ATTUATIVI DELL’ASSESSORE RUSSO
28 marzo 2009 at 01:18 Lascia un commento
Il nuovo piano sanitario ricompatta governo e Parlamento
GIOVANNI CIANCIMINO
http://giornale.lasicilia.it/giornale/2703/CT2703/ILFATTO/MO07/navipdf.html
PALERMO. La riforma sanitaria è fatta. Ma, al di là del merito, la saldatura del deficit di regole nei rapporti tra governo e Ars è il tracciato di un nuovo percorso? La lettura dei risvolti politici, sia nell’opposizione che nella maggioranza, sembrano raffreddare gli entusiasmi. Troppa politica viziata da ideologia. Tra il «si» e il «no» c’è di mezzo il «ni». Perché il Pd, che pure vanta di avere dato un contributo qualificante alla riforma, ha votato contro? L’interrogativo ha fatto capolino ancora ieri. Dalle parole del capogruppo Pd Cracolici emerge che quel «no» sofferto sia stato dettato fuori dal Palazzo per motivi politici: «Mi pare di poter dire che se la legge è uscita dall’Aula con 17 aziende, se siamo arrivati a questo modello, se Russo ha potuto celebrare con euforia l’approvazione di questa riforma, se Russo continua a fare l’assessore questo è anche merito del Pd che ha tenuto la barra ferma contro quelli che volevano che tutto cambiasse per non cambiare nulla. Questa legge non è tutto quello che noi avremmo voluto che fosse». Ma «durante l’esame di questa riforma abbiamo dimostrato cosa significhi essere opposizione riformista». Cioè, opposizione non ideologica che, però, contrasta con un «no» dalle evidenti sembianze ideologiche più che riformiste. Anche De Benedictis (esperto sanità del Pd), conferma: «Abbiamo inserito elementi di qualificazione soprattutto nella scelta degli uomini. La nomina dei direttori generali deve seguire a una ricognizione dei requisiti da pubblicare sul web, quindi nomina non più fiduciaria e basata su rapporti interpersonali. Attendiamo l’assessore al varco sulla nomina dei direttori e sull’emanazione dei decreti attuativi». Per completezza va detto che con un emendamento di Pogliese (Pdl) è stata fissata la possibilità di riconferma dei manager solo per una volta nella stessa azienda. Sul fronte politico di centrodestra, i capigruppo del Pdl Leontini e dell’Udc Maira hanno rimarcato la ritrovata unità nella maggioranza, la saldatura col governo e il confronto tra esecutivo e legislativo. Sono conferme che vanno oltre la contingenza? Leontini guarda al presente con la speranza nel futuro: «Alla fine tra noi e il governo c’è stata identità di vedute e un clima di maggioranza che ha ricostituito le proprie idee comuni. Una riforma storica che risponde alle necessità dei cittadini con la riduzione della spesa e la separazione tra ospedale e territorio. Auspichiamo che questa esperienza si possa ripetere per altre riforme». Dello stesso avviso Maira: «Adesso i rapporti con l’assessore Russo sono improntati al dialogo democratico, dopo le iniziali incomprensioni. Anche i rapporti con l’Mpa si sono rasserenati. Con l’apporto del Pd si potrebbero fare grandi riforme».
Trackback this post | Subscribe to the comments via RSS Feed