Riforma Sanitaria Regione Sicilia:17 Aziende e Ospedali capofila per provincia

10 marzo 2009 at 22:24 Lascia un commento

mc-31-gennaio-2009-31 Arrivata come previsto la proposta innovativa del maxiemendamento, ulteriore passo avanti per la riforma sanitaria in Sicilia, è stato depositato Nella tarda serata di ieri all’Ars a firma del Presidente Raffaele Lombardo che passerà all’esame dell’aula martedì prossimo. Una difficile mediazione quella del testo del governatore che, dopo una decina di giorni di riflessione sulla parte più controversa della riforma della sanità, punta decisamente sul mantenimento di 9 Asl e di 8 grandi ospedali. Le strutture rimanenti verranno accorpate all’interno di ciascuna provincia. Riduzione parziale anche per i manager che passeranno dagli attuali 29 a 17. La novità più importante dell’emendamento Lombardo sarà la creazione per ogni provincia di un ospedale capofila. I nosocomi saranno guidati direttamente dalle Asl, raggruppati e guidati a loro volta dal presidio più grande. Secondo Lombardo ciascun capofila verrebbe guidato tecnicamente da un direttore amministrativo delegato della Asl. Resterebbe però anche la figura intermedia del direttore sanitario. In questo modo l’ospedale manterrebbe una forte autonomia sul territorio pur muovendosi sotto l’influenza della Asl per la gestione politico economica. La riforma, elaborata anche dall’assessore alla Sanità Massimo Russo, prevede la creazione di 17 aziende: nove provinciali, tre policlinici, due grandi aziende ad alta specializzazione: il Civico a Palermo e il Garibaldi a Catania. Tre grandi aziende ospedaliere con Cervello e Villa Sofia insieme a Palermo, con il Cannizzaro a Catania e con il Papardo a Messina. Il nuovo sistema sanitario, secondo il ddl, approvato da Pdl e Udc in commissione e in esame in aula all’Ars, stabilisce invece che saranno 23 le Aziende sanitarie dell’Isola, contro le attuali 29. Previsto lo scorporo di ospedali e Asl e il mantenimento nelle sei province non metropolitane di doppie strutture: aziende sanitarie e aziende ospedaliere.

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