Riforma per la riduzione degli sprechi Sanitari in SICILIA

6 febbraio 2009 at 01:15 1 commento

No ad intese incoerenti

di Guido Monastra
assessore-russo

Palermo, 5 febbraio 2009

SANITA’: RUSSO, “HO DECISO CON COERENZA, NEL RISPETTO DEI CITTADINI”

Ancora una volta non c’è intesa. Il nodo sulla Sanità non è stato sciolto neanche nell’atteso vertice con i rappresentanti della maggioranza. L’incontro avrebbe dovuto portare l’intesa sul disegno di legge di riforma del sistema sanitario regionale. Dure le parole dell’assessore Massimo Russo al termine del vertice: “I miei interlocutori hanno scelto di non raggiungere un’intesa, tentando di scaricare su di me tutte le responsabilità”. 
“Come avrei potuto spiegare ai cittadini – prosegue Russo – che per accontentare gli interessi di certa politica bisognava dar vita ad altre tre aziende ospedaliere nelle province di Palermo, Catania e Messina dove già ce ne sono in un numero addirittura sovrabbondante, eliminandone contemporaneamente otto dalle altre sei province? – chiede in modo provocatorio l’assessore alla Sanità – Con quale logica avrei potuto giustificare un simile squilibrio? E con quale coerenza avrei dovuto accettare una proposta che secondo le verifiche tecniche avrebbe provocato un aumento sproporzionato dei costi?”. 
L’assessore non ha accettato un’ipotesi che sarebbe stata “messa in piedi su basi in contrasto con il rigore del disegno di legge proposto dal governo regionale e sollecitato con urgenza dai tavoli tecnici romani”. L’assessore aggiunge che si presenterà martedì in Commissione Sanità all’Ars ” con grande serenità, pronto ad accettare qualunque decisione che verrà presa alla luce del sole, nell’assoluta trasparenza del dibattito e con la precisa assunzione di responsabilità da parte di ciascuno, in modo che sia chiaro a tutti chi vuole davvero riformare la sanità e chi invece insegue altre logiche”. Per l’assessore “la disponibilità offerta dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, vale a dire quella di verificare la possibilità di istituire tre nuove aziende nelle tre aree metropolitane della Sicilia, nella versione proposta dai capigruppo di Pdl e Udc rischiava di tradursi in un boomerang che in sede parlamentare avrebbe inevitabilmente fatto lievitare ad un numero inverosimile le aziende sanitarie”. “Sono sicuro – osserva Russo – che i miei interlocutori erano in buona fede, ma le loro proposte non erano razionalmente, organicamente ed economicamente sostenibili e avrebbero creato un “vulnus” alla coerenza dell’azione di riorganizzazione e di rigore faticosamente intrapresa dal governo, da molti condivisa a parole ma spesso smentita dai fatti. Si sarebbe inoltre aperta la strada alle comprensibili rivendicazioni da parte delle altre sei province, cosa che peraltro è già puntualmente successa”.  “Non ci siamo sottratti – aggiunge – all’impegno di costituire tre nuove aziende nelle aree metropolitane: proprio partendo dalla specificità del numero di abitanti di Palermo, Catania e Messina avevo proposto di costituire tre nuove aziende territoriali anziché ospedaliere. Inoltre, proprio per venire incontro all’idea di sperimentare il cosiddetto ‘modello Leontini’, nelle città di Palermo, Catania e Messina sarebbe stata subito attuata la separazione tra la funzione territoriale e quella ospedaliera, proprio come richiesto dal capogruppo del Pdl”.

http://www.regione.sicilia.it/SANITA/default.asp?pg=476

Piano di rientro 2007-2009:  http://www.regione.sicilia.it/SANITA/media/UserFiles/File/Piano%20di%20Rientro.pdf

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  • 1. Maria Concetta Giuliano  |  7 febbraio 2009 alle 23:07

    IL SOTTOSEGRETARIO ALLA SANITÀ, FAZIO: SPESA CENTRALIZZATA, LOTTA AGLI SPRECHI
    di G. Bonaccorsi
    …….Il sottosegretario Fazio ha, comunque, cercato di gettare «acqua sul fuoco» e ha spiegato che «il governo segue con attenzione gli sforzi della Sicilia nel dotarsi di una sanità migliore, sia come servizi sia come risparmi. L’obiettivo del governo – ha spiegato – non è certo creare problemi alla Regione, ma collaborare con essa perché il piano venga
    varato per centrare l’obiettivo di una buona sanità che costa meno». Poi si è soffermato su un punto, quello dei modelli
    sanitari: «Roma – ha detto – non vuole imporre a nessuno modelli sanitari. Ogni Regione deve dotarsi del proprio, in libertà». E sul fronte degli sprechi ha parlato ad ampio raggio dei ricoveri: «Bisogna evitare – ha detto – quelli non appropriati come è necessario abbattere l’elevatissimo numero di parti cesarei. Quanto alla spesa è necessaria che venga centralizzata perché non è possibile avere aree dove i prodotti hanno prezzi diverso ». «Tutti questi – ha proseguito – sono provvedimenti fattibili e a portata di mano per la Sicilia. Credo – ha concluso – che la vostra Regione ce la farà. In tempi brevi si terrà un incontro tra il governo e la Regione per fare una verifica sullo stato di attuazione del piano».

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