Archive for dicembre, 2008

Complimenti a Mario Chisari, sempre avanti cosi’!!!!

chisariAcquistare direttamente ed in tutta sicurezza dai produttori nostrani gli alimenti base della dieta mediterranea per creare un circolo virtuoso che sviluppi l’economia catanese. Questo il principale tema trattato ieri durante la conferenza stampa di presentazione de «Isola dei sapori- mercatino degli agricoltori” presso il locali dell’assessorato alle Attività Produttive. Presenti l’assessore al Commercio Mario Chisari, il presidente della Cia ( Confederazione Italiana Agricoltori) Francesco Costanzo, i dirigenti Anna Villari e Graziano Scardino. Il mercato si terrà a Villa Pacini, dalle 9.30 fino al tramonto, durante le domeniche del 14 dicembre, 11 gennaio, 8 febbraio, 8 marzo, 19 aprile e 10 maggio. Nel corso dell’evento saranno presentati i prodotti locali degli agricoltori per rilanciare un rapporto più stretto tra i cittadini e la piana di Catania. L’obiettivo è far riscoprire ai consumatori la realtà dei piccoli commercianti che riescono ad offrire quei servizi che magari la grande distribuzione non riesce a dare. L’assessore al Commercio Mario Chisari ha illustrato le modalità e le tempistiche per un evento commerciale unico nel suo genere: «Lo slogan che lanciamo oggi è quello di acquistare in tutta sicurezza i prodotti di qualità in un periodo dove la gente è spaventata dai vari pericoli Ogm e diossina. I nostri prodotti sono assolutamente controllati». 

Acquistare direttamente ed in tutta sicurezza dai produttori nostrani gli alimenti base della dieta mediterranea per creare un circolo virtuoso che sviluppi l’economia catanese. Questo il principale tema trattato ieri durante la conferenza stampa di presentazione de «Isola dei sapori- mercatino degli agricoltori” presso il locali dell’assessorato alle Attività Produttive. Presenti l’assessore al Commercio Mario Chisari, il presidente della Cia ( Confederazione Italiana Agricoltori) Francesco Costanzo, i dirigenti Anna Villari e Graziano Scardino. Il mercato si terrà a Villa Pacini, dalle 9.30 fino al tramonto, durante le domeniche del 14 dicembre, 11 gennaio, 8 febbraio, 8 marzo, 19 aprile e 10 maggio. Nel corso dell’evento saranno presentati i prodotti locali degli agricoltori per rilanciare un rapporto più stretto tra i cittadini e la piana di Catania. L’obiettivo è far riscoprire ai consumatori la realtà dei piccoli commercianti che riescono ad offrire quei servizi che magari la grande distribuzione non riesce a dare. L’assessore al Commercio Mario Chisari ha illustrato le modalità e le tempistiche per un evento commerciale unico nel suo genere: «Lo slogan che lanciamo oggi è quello di acquistare in tutta sicurezza i prodotti di qualità in un periodo dove la gente è spaventata dai vari pericoli Ogm e diossina. I nostri prodotti sono assolutamente controllati».  L’Isola dei Sapori si terrà a Villa Pacini, un luogo molto caro ai catanesi. Il sito non è stato scelto a caso, ma fa parte di un progetto più ampio che mira a riportare le famiglie catanesi a godere delle strade e delle piazze, sopratutto nel centro, in questo particolare periodo dell’anno: «Faremo rivivere Villa Pacini in tutto il suo splendore- prosegue Chisari – ma sarà solo un tassello da inserire in un quadro più ampio che vedrà via Etnea come il cuore pulsante di questo Natale. Da oggi infatti, lungo la principale arteria cittadina di Catania, ci saranno i mercati storici della Fiera di Piazza Carlo Alberto e della Pescheria, che resteranno aperti grazie all’ordinanza comunale che ha stabilito le deroghe ai normali orari di chiusura delle attività, consentendo il prolungamento dell’attività commerciale in tutti i settori merceologici; i mercati artigianali di via Carcaci e via Montesano che esporranno i migliori prodotti dei maestri siciliani. Naturalmente non bisogna dimenticare i 500 negozi abbelliti dalle vetrine e dalle luci natalizie che completeranno l’atmosfera di questo particolare periodo dell’anno – prosegue l’assessore – a questo bisogna aggiungere anche la fiera dell’antiquario di piazza Università che farà attiva tra un paio di giorni». Insomma una serie di iniziative a costo zero che permetteranno di utilizzare le strade e le piazze come luoghi di aggregazione sociale.

da “La Sicilia – 14 dic. 2008”

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14 dicembre 2008 at 17:53 Lascia un commento

AGATA LO CERTO & POP PLAYERS ENSEMBLE (Orchestra)

http://www.agatalocerto.com/

Domenica 14 Dicembre 2008 – ore 11:00 

AGATA LO CERTO & POP PLAYERS ENSEMBLE (Orchestra)

direttore: ANTONINO MANULI

Brani dal repertorio di:

New Trolls – Tuck & Patty – Beatles – Agata Lo Certo

presso: Teatro Sangiorgi – Via A. di Sangiuliano, 233

CATANIA – tel. 095/2502963

ingresso e aperitivo: posto unico € 8,00 

info: botteghino Teatro Massimo Bellini – tel. 095/7150921

11 dicembre 2008 at 17:09 Lascia un commento

Finalmente il primo GAS a Catania!!!!

Ordinazioni via Internet e incontro e acquisto in piazza   
di Pinella Leocata  

http://giornale.lasicilia.it/giornale/0912/CT0912/CR/CR02/navipdf.html

Ecco come funziona il primo, e finora unico, Gas di Catania che, come detto, è gestito esclusivamente da volontari. 

I soci del Gruppo di acquisto solidale Tapàllara individuano i produttori di beni della terra tra quanti fanno agricoltura biologica e, comunque, naturale. Questi, ogni due settimane, preparano un elenco della frutta e della verdura di cui dispongono. (Di ogni agricoltore, inoltre, è consultabile una scheda di presentazione). L’elenco dei beni è messo su Internet, nel sito http://www.tapallara.it, specificando il prezzo di ogni voce, per peso o per prodotto, per esempio un cespo di lattuga. L’associato consulta l’elenco e indica, nell’unica casella non bloccata e dunque compilabile, la quantità desiderata. Il sistema provvede automaticamente ad indicare il costo per la quantità scelta di ogni bene e quello complessivo di tutti i prodotti commissionati. Questa scheda, così composta – l’ordinazione – deve essere inviata al mittente, entro le 11 di lunedì (due volte al mese). Il volontario incaricato gira le commissioni ai produttori che si preparano per la consegna che avviene ogni due mercoledì, dalle 15,30 alle 17, nella bottega di piazza dei Martiri 17. I produttori vengono pagati alla consegna, cioè con un’anticipazione dei soci che da volontari fanno questo lavoro. Dalle 17 alle 20, poi, arrivano i soci per ritirare la merce ordinata. Nulla deve restare in bottega perché Tapàllara non ha l’autorizzazione allo stoccaggio. Per questo è importante che ognuno rispetti l’impegno preso: i produttori nella consegna di frutta e verdura e gli utenti nel ritirare quanto commissionato. 
A chi si vuole avvicinare a questa forma di altro consumo, ai simpatizzanti, viene data l’opportunità di fare un primo acquisto di prova, sempre via Internet, secondo le procedure abituali. Se poi volesse continuare questa esperienza, deve diventare socio del Gas pagando una quota di 20 euro l’anno che serve come fondo cassa per ogni evenienza e per eventuali ammanchi. Anche la bottega in cui produttori e consumatori s’incontrano è offerta in uso a titolo gratuito. In coerenza con lo spirito di partecipazione che la anima l’iniziativa è stato redatto un nuovo regolamento che prevede che ognuno dei soci dia un contributo all’organizzazione del lavoro. Finora i beni trattati sono stati soprattutto frutta e verdura, e un tipo di pasta prodotta a Fiumefreddo e fatta con prodotti biologici, ma è nelle intenzioni dei curatori di attivare anche un altro genere di servizio, quello dei dispenser per le ricariche dei detersivi «alla spina», un modo per evitare l’enorme produzione di contenitori di plastica e l’inquinamento ambientale che questo comporta. 
Chi volesse saperne di più può rivolgersi al numero 320.7771797.
P. L.

 

10 dicembre 2008 at 07:59 Lascia un commento

rapporto perverso tra enti previdenziali e sindacati

C’è stato e resiste tuttora un rapporto perverso tra enti previdenziali e sindacati: fiumi di denaro arrivano nelle casse delle organizzazioni sindacali principalmente attraverso i patronati, i Caf (Centri di assistenza fiscale) e le deleghe sindacali sulle pensioni. La catena è ben studiata: i patronati si occupano prevalentemente di materia previdenziale come verifica delle pensioni, richieste di aumento e pratiche di invalidità, e per ogni pratica l’INPS rimborsa; l’assistito del patronato è anche un potenziale cliente del Caf. Ora arriva il bello: i Centri di assistenza fiscale, guarda caso nati sotto un governo di sinistra (governo Amato nel’92), ricevono e compilano le dichiarazioni dei redditi e le spediscono via internet, quindi con costi vicino allo zero, all’INPS; ad ogni spedizione corrisponde un rimborso. In loro soccorso è intervenuto un decreto del 1998, con il governo D’Alema, che concede ai Caf l’esclusiva sulla verifica della conformità dei dati indicati nei 730, cosicché anche il Ministero delle Finanze contribuisce al business dei sindacati rimborsando per ogni 730 dei lavoratori dipendenti inviato dai Caf. Altra entrata, anche se residuale rispetto alle altre, è infine rappresentata dal tesseramento, che grazie ad un meccanismo borbonico rende particolarmente difficile, se non addirittura impossibile, la revoca. Incredibile ma vero, persino l’aumento delle pensioni minime a un milione ha comportato un aumento delle provvigioni a pratica. A parere delle organizzazioni sindacali, i Caf non sono fonte di reddito, cosa poco credibile, è certo, però, che attraverso questi centri i sindacati mantengono rapporti con i propri iscritti a spese dell’Inps e, quindi, con soldi che escono dalle tasche dei contribuenti. Le tre confederazioni, Cgil, Cisl e Uil (l’ordine non è casuale), ormai troppo prese a far campagna elettorale, vengono meno alla loro funzione principale, quella di tutelare i diritti e quindi gli interessi dei lavoratori. Il sindacato è una forza contrattuale e non d’opposizione o di governo. Pretendono di fare politica, tentando di sostituirsi ad una sinistra debole, assumendo così un ruolo improprio. Cosa e chi tentino di rappresentare oggi i sindacati, oltre che se stessi, è veramente difficile da capire; l’unica certezza è che non rappresentano più i lavoratori, in particolar modo quelli attivi (forse per questo il 50 per cento circa dei tesserati è composto da pensionati).

2 dicembre 2008 at 16:01 Lascia un commento